lunedì 26 marzo 2012

Necessità di andare al bagno.

Il diverso approccio alla percezione ci porta spesso a discutere sui termini, o meglio a intendersi prima sui termini, il nostro occhiale ha delle categorie programmate e programmabili molto molto selettive,


selettive in quanto alcune espressioni hanno dei significati i quali pur essendo universalmente diffusi sono intesi in molteplici sensi, le espressioni che colpiscono maggiormente il cervello sono le parole


assolute: tutto, niente, mai, sempre, ovunque, da nessuna parte; questo  porta a reagire il ricevente ( nei modi più varii ) e a prendere posizione a riguardo, a far immancabilmente denotare la propria posizione


il suono arriva al cervello più lento della luce ma allo stesso tempo più dirompente, ecco un altro esperimento da sperimentare, trovatevi in una stanza silenziosa con almeno due persone che leggono


o che osservino qualcosa, pronunziate una vocale ad alta voce, come AH EH IH OH UH una sola di questi o anche tutte, immediatamente tutti distoglieranno le loro percezioni per concentrarsi sulla vostra


espressione, e maggiore è il silenzio iniziale ( in biblioteca e.g. ) direttamente proporzionale sarà l'urto diretto ai cervelli. I più compulsivi si affretteranno a riprendere il controllo della situazione,


spingendosi a chiedere: che succede? o rivolgendo sguardi interrogativi o al limite di dissappunto, li avete strappati dalle loro percezioni, allarmandoli! La tartaruga ha battuto Achille, chiedo scusa, ho necessità di usare il bagno ora.

giovedì 15 marzo 2012

Il re è vuoto anche se vestito

Ci sono due verbi vedere e guardare, passivo e attivo, indicano lo spostamento dell'attenzione come

l' essere si pone davanti alla percezione, guardando i dettagli sono maggiori, il metodo moderno prevede

la possibilità di vedere e guardare , il contenuto visibile è solitamente quello scomodo, contrario al

protocollo di controllo, il contenuto guardabile è quello legato a chi vende, e deve essere il più guardabile

possibile, violento. Ciò che attrae maggiormente è insito nella coesistenza di concetti opposti di natura ossimorica.

Vi è la stabilità e il progresso con pro e contro, nessun progresso è stabile , nessuna stabilità

progredisce, l'uno annulla l'altro, ma la dove i concetti convivono e sopravvivono insieme, là l'energia

che li tiene uniti DEVE essere immensa, esperimento numero uno gli occhi del lettore vedono per

prima la parola DEVE di tutto il resto in quanto si stacca fuoriesce dalla riga.

mercoledì 14 marzo 2012

V.O.I.D.

VOID  è  e nello stesso tempo non è un acronimo una parola che si compone di altre parole di cui resta

impressa sulla carta solo la prima lettera , Visions Of Inside, Deep è uno stato instabile, una condizione

inqualificabile , una disciplina caotica, un percorso interiore esteriore, un percorso nel quale si è già

arrivati e non si è mai partiti, non ci sono istruzioni da leggere, ci sono esperimenti da sperimentare.

Non è codesto un manuale, codesto è più un occhiale, in quanto è improbabile che questo contenuto


sia stampato e tenuto in mano, viene letto al massimo sino alla metà, sarebbe meglio un video, sarebbe

più occhiale, chiarite le intenzioni lasciando il lettore senza alcun indizio sullo scopo della lettura,

VOID annuncia che: è presente un sistema di pensiero  che ci consente di guardare , col famoso

occhiale, dentro , l' occhio di per se è un organo di senso che rivolge la sua funzione esternamente

filmando e ricordando e dimenticando, un ping pong di luci, una pratica magico esoterica.